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Cantalupo Ligure - strada provinciale

Cantalupo Ligure e la quiete dell’Alta Val Borbera

Cantalupo Ligure è un borgo situato nella valle Borbera, nella colline del Piemonte in provincia di Alessandria. Il nome potrebbe derivare dalla parola “kantl-op” (acqua dalla sorgente) o “Campus ad Lucum” (campo presso il bosco) o “luogo dove ululano i lupi”.

Il borgo è un luogo tranquillo e immerso nella natura con una rigogliosa vegetazione composta da faggio, rovere e castagno con presenze sporadiche di larice e conifere.

Cantalupo Ligure è stato insignito della medaglia di bronzo al valor militare per i sacrifici durante la seconda guerra mondiale.

 

I dintorni

Il Comune di Cantalupo Ligure comprende diverse frazioni, tra cui Arborelle, Borgo Adorno, Campana, Colonne, Costa Merlassino, Merlassino, Pallavicino, Pertuso, Pessinate, Prato, Semega, Streppasese e Zebedassi.

Confina con i comuni di Albera Ligure, Borghetto di Borbera, Dernice, Montacuto, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure.

Ad Albera Ligure, nella frazione Molino di Santamaria si svolge La Festa del Pane, che celebra la produzione di pane di alta qualità grazie all’utilizzo di un antico mulino ad acqua. La festa è organizzata dal Comune e dalla Comunità Montana Val Borbera e si tiene la domenica successiva a Ferragosto.

Borghetto di Borbera ha molte architetture religiose di interesse:

  • Chiesa di Sant’Antonio
  • Cappella di San Colombano
  • Chiesa di San Vittore
  • Chiesa di San Martino a Sorli (XII secolo)
  • Chiesa di San Lorenzo a Sorli
  • Chiesa di San Pietro in Vincoli a Molo Borbera (fu un monastero longobardo)
  • Abbazia di San Bernardo a Torre Ratti (XIII sec) nel castello
  • Chiesa Nostra Signora del Carmine (Castello) a Castel Ratti (XVI sec)
  • Chiesa Santuario Bambin di Praga a Castel Ratti
  • Chiesa di Santo Stefano a Cerreto Ratti (XVI sec)
  • Madonna della Mercede detta Del Cosacco a Liveto
  • Oratorio di Liveto
  • Chiesa di Santa Maria Assunta a Persi
  • Santuario della Madonna della Neve a Ca’ del Bello a Borghetto

Montebore, una frazione del comune di Dernice ha dato il nome a un caratteristico formaggio tipicamente prodotto in queste zone. Nella frazione sono ancora presnti ruderi della torre, alle cui fattezze pare ispirata la forma particolare del formaggio. Un’altra specialità culinaria locale è lo zafferano che prende proprio il nome dalla frazione in cui viene coltivato, Zafferano Montébore.

Il borgo di Montacuto, situato nella Liguria, possiede alcuni dei resti del suo antico castello, che fu ricostruito nel XVII secolo ma successivamente abbandonato. La città vanta anche la chiesa di San Pietro, che fu ricostruita in stile barocco nello stesso secolo.

A Roccaforte Ligure, nella frazione Chiappella, fu scoperto un cippo del 1822 con l’iscrizione Maironi – Ciribius – Niposusin. Un lato del cippo presenta un piatto e l’altro un’anfora, e viene interpretato come una celebrazione dello scioglimento di un voto fatto da Caio Tiberio alle Matrone, per questo è noto anche come “Ara delle matrone”. La frazione antichissima di Avi, che una volta fungeva da sede feudale dipendente dalla corte monastica di Casasco, è ora disabitata e presenta solo i ruderi delle antiche case contadine. È raggiungibile solo tramite sentieri impervi.

A Rocchetta Ligure, lungo l’antica via del sale che conduce verso sud dall’abitato, si incontrano le case quattrocentesche preesistenti al “Borgo Nuovo”, conosciute come “I Marughi” dal cognome degli antichi abitanti e proprietari. La rustica porta di Valle Sisola era un punto di sosta per il pagamento del dazio.

 

Il castello di Borgo Adorno

Castello di Borgo Adorno    Castello di Borgo Adorno - La torre

Il castello di Borgo Adorno si trova nelle vicinanze del Monte Giarolo (1.473 m), lungo il torrente Besante, un affluente del Borbera.

La sua storia inizia nel XII secolo, quando viene menzionato per la prima volta in un accordo tra Federico II, detto il Barbarossa, e i Tortonesi. Nei secoli successivi, il borgo e tutta la Val Borbera furono sotto il controllo dei Malaspina, fino a quando nel XIV secolo la famiglia degli Spinola estese la sua influenza in questa zona.

Nel 1518 Tolomeo Spinola, l’ultimo discendente della famiglia, rimasto senza eredi, lasciò le sue proprietà ad Antoniotto e Gerolamo Adorno, figli dell’amico Agostino, della famiglia genovese degli Adorno.

Nel XVII secolo, il castello subì gravi danni a causa di una frana. L’allora proprietario, il marchese Luigi Botta Adorno, decise di far abbattere parzialmente il castello e di costruire il palazzo signorile che possiamo vedere oggi.

La presenza della famiglia Adorno, continua fino alla soppressione del sistema feudale da parte di Napoleone (1797) e i discendenti ne detengono la proprietà sino ai giorni nostri. Il castello rimane ancora oggi una residenza privata.